Settore green: monitoraggio della qualità ambientale
Da più di dieci anni Optoi applica la propria competenza ed esperienza nell’ambito dei sensori al monitoraggio della qualità ambientale e al cosiddetto filone delle green technologies applicate ad ambienti indoor e outdoor.
Grazie ad un progetto lanciato internamente all’azienda e poi portato avanti con la costituzione di una startup dedicata chiamata UpSens Srl, nel 2018 è nata una nuova linea di prodotti dedicata al consumatore finale e focalizzata sulla rilevazione della qualità dell’aria negli ambienti indoor, che nel futuro diventerà cardine dello smart building.
Grazie ad un progetto lanciato internamente all’azienda e poi portato avanti con la costituzione di una startup dedicata chiamata UpSens Srl, nel 2018 è nata una nuova linea di prodotti dedicata al consumatore finale e focalizzata sulla rilevazione della qualità dell’aria negli ambienti indoor, che nel futuro diventerà cardine dello smart building.
L’inquinamento indoor diventa misurabile
Le persone trascorrono il 90% del loro tempo in ambienti chiusi, i quali possono essere fino a 5 volte più inquinati dell’esterno. Per questo i soci fondatori di UpSens hanno visto nello sviluppo di sensori per la misurazione dei parametri ambientali un’importante opportunità di sostenibilità e innovazione sociale.
La prima linea di prodotti dedicata al monitoraggio della qualità ambientale permette di misurare parametri quali: concentrazione di anidride carbonica (CO2), temperatura, umidità, composti organici volatili (TVOC), particolato (PM1-2.5-10) e il livello di elettrosmog.
Si tratta di strumenti di rilevazione IoT, portatili e modulari.
La prima linea di prodotti dedicata al monitoraggio della qualità ambientale permette di misurare parametri quali: concentrazione di anidride carbonica (CO2), temperatura, umidità, composti organici volatili (TVOC), particolato (PM1-2.5-10) e il livello di elettrosmog.
Si tratta di strumenti di rilevazione IoT, portatili e modulari.
Sensori applicabili allo smart building
Oggi la salubrità degli ambienti indoor è diventata un obiettivo primario da perseguire. Una necessità resa ancora più impellente dalla pandemia di Covid-19, che ha reso essenziale la possibilità di monitorare la qualità dell’aria negli spazi chiusi. Non a caso al centro dello smart building, la nuova frontiera del costruire, c’è la gestione automatizzata di parametri come illuminazione, condizionamento, monitoraggio dell’aria e ventilazione. Alla base dello smart building ci sono i sensori che comunicano con le piattaforme software e che analizzano i dati e supervisionano gli impianti.
Sono in corso importanti partnership con large corporates italiane che si occupano della personalizzazione dei sensori già esistenti e della ricerca e sviluppo di sensoristica innovativa, studiata per soddisfare le specifiche esigenze del cliente.
L’obiettivo resta sempre lo stesso: offrire ai clienti le migliori soluzioni tecnologiche monitoraggio della qualità ambientale.
Sono in corso importanti partnership con large corporates italiane che si occupano della personalizzazione dei sensori già esistenti e della ricerca e sviluppo di sensoristica innovativa, studiata per soddisfare le specifiche esigenze del cliente.
L’obiettivo resta sempre lo stesso: offrire ai clienti le migliori soluzioni tecnologiche monitoraggio della qualità ambientale.